giovedì 26 marzo 2020

LO ZECCHINO D’ORO: QUARANTAQUATTRO GATTI ovvero UNIONI (QUASI) IMPOSSIBILI




A commentare i canti di Dante si sono messi in tanti; a commentare le canzoni dello Zecchino d’Oro non si è messo nessuno: tranquilli, ci penso io.

Oggi si parla di:

44 gatti
Testo e musica: Giuseppe Casarini
10° Zecchino d’oro, 1968
Cantata da Barbara Ferigo

 

Solista
Nella cantina di un palazzone
tutti i gattini senza padrone
organizzarono una riunione
per precisare la situazione.


Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
si unirono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attorcigliate,
in fila per sei col resto di due.


Coro
Sei per sette quarantadue,
più due quarantaquattro.


Solista 
Loro chiedevano a tutti i bambini
che sono amici di tutti i gattini
un pasto al giorno e all’occasione
poter dormire sulle poltrone.


Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
si unirono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attorcigliate,
in fila per sei col resto di due.


Coro
Sei per sette quarantadue,
più due quarantaquattro.


Solista 
Naturalmente tutti i bambini
tutte le code potevan tirare
ogni momento, e a loro piacere
con tutti quanti giocherellare.


Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
si unirono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attorcigliate,
in fila per sei col resto di due.


Coro
Sei per sette quarantadue,
più due quarantaquattro.


Solista
Quando alla fine della riunione
fu definita la situazione,
andò in giardino tutto il plotone
di quei gattini senza padrone.


Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
marciarono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code dritte dritte,
in fila per sei col resto di due.


Coro
Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
marciarono compatti,
in fila per sei col resto di due,


Solista
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code dritte dritte,
in fila per sei col resto di due...


Coro

Col resto di due!


(Ascolta la versione originale di Barbara Ferigo cliccando qui)
(Ascolta e guarda la versione dal vivo di Barbara Ferigo cliccando qui
(Ascolta e guarda la versione de I Cartoni dello Zecchino d’Oro volume 4 cliccando qui




44 GATTI, libro con CD-AUDIO, Roma Gallucci, 2007


“Quarantaquattro gatti?” “In fila per sei col resto di due!” Bravi, risposta giusta; ma la domanda era troppo facile: chi se lo può dimenticare un verso così strano?

Nell’immaginario collettivo non ci sono due cose più lontane fra di loro della letteratura e la matematica; eppure nell’esperienza quotidiana di uno scolaro si tratta di cose vicinissime, addirittura contigue quando si passa, per esempio, dalla lettura di una poesia al ripasso delle tabelline o all’esercitarsi con le quattro operazioni aritmetiche. È dunque un accostamento ovvio per un bambino, non però per un paroliere. Ed è qui che sta la forza di quel verso che, da quando abbiamo sentito 44 gatti la prima volta, non abbiamo più scordato: quel in fila per sei col resto di due sorprendente (perché di un tipo totalmente inedito in una canzone) e allo stesso tempo familiare (perché appartenente all’esperienza di tutti gli scolari).

Come sia nata la canzone è lo stesso autore a raccontarlo, in un’intervista a La Stampa: In quel periodo avevo smesso di suonare in giro e insegnavo educazione musicale alle scuole medie di Nonantola: mi venne prima il titolo, ispirato al numero di anni che stavo per compiere, 44, poi il testo, che scrissi in un paio di settimane, e infine, la musica, che composi in un quarto d’ora. Il contenuto della canzone invece viene dal mio grande amore per i gatti: andando a Roma da parenti, su un rudere vicino a piazza Esedra, c’erano questi gatti randagi a cui delle signore davano da mangiare. L’idea della canzone è nata così. (La Stampa, 20 maggio2008)

Ma se il titolo venne subito, il verso che avrebbe fatto la fortuna della canzone tardò ad arrivare: Avevo letto il regolamento del concorso dello Zecchino d’Oro e decisi di tentare. Il titolo venne subito, invece sul testo ci ho pensato per 15 giorni. Ricordo che in piena notte ho svegliato mia moglie per chiederle: che ne dici di “in fila per 6 col resto di 2?” e lei mi ha risposto “te sei matto!”. (La Stampa, 20 maggio 2008)

Si dice spesso che dietro a ogni uomo di successo c’è una grande donna. Non è questo il caso, sembrerebbe, e Casarini fece bene a non badare al giudizio di sua moglie, perché senza quel verso la canzone 44 gatti sarebbe stata un’altra cosa e probabilmente non avrebbe avuto il successo che ha avuto. Però, però… Casarini avrebbe potuto scrivere 44 matti!


SITI INTERNET:

Pagina di Wikipedia sullo Zecchino d’Oro, cliccando qui.
Intervista a Giuseppe Casarini (La Stampa, 20 maggio 2008), cliccando qui.


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1 commento:

  1. A commentare le canzoni dello zecchino d'oro non c'è nessuno? Ti piace stare largo. Braverrimo.
    Carino il blog mi pare. Complimentini [così non ti monti (troppo) la testa]
    😀

    RispondiElimina

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