Roero Arneis
CA' DEL PLIN
In Langa, il sabato, la
cuciniera tirava la pasta sfoglia, poi preparava gli agnolotti, con un vecchio
modo di sigillare il ripieno tra le falde della sfoglia, chiudendoli tra le
dita, come per dare un pizzicotto, da qui la denominazione “ravioli del Plin”
maggiormente apprezzati tanto più riuscivano di dimensioni ridotte. E la
domenica a tavola era una festa.
Questa è la storia che leggiamo
nelle etichette di una linea piemontese di vini . Sarà senz’altro vera, ma il
mio pensiero va da un’altra parte: a quell’acqua minerale che si vanta di far
fare tanta “plin plin”. Effetto sicuro, che però possiamo ottenere in modo
molto più piacevole bevendo il vino: anche il vin fa far plin plin. E allora,
quale vino può essere migliore di questo beneagurante Ca’ del Plin? Cin
cin e plin plin!
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