giovedì 31 marzo 2016

COLETTE ROSSELLI ovvero PRIME RIME PER SUSANNA





(Immagine tratta da Prime rime di Susanna, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2a edizione, dicembre 1967. La 1a edizione è del dicembre 1958.)


 

COLETTE ROSSELLI
nome assunto da
COLETTE CACCIAPUOTI
(Losanna, 25 maggio 1911 – Roma, 9 marzo 1996)
si notino le rose in tinta col vestito.)


Non ti piace il tuo cognome? Se sei un uomo, ahimè, te lo tieni; se sei una donna invece, ti sposi e prendi quello del marito. Ma se ti separi o divorzi? Che importa? Fai finta di niente e continui a usarlo lo stesso.
È così che Marta Vacondio è diventata e rimasta Marta Marzotto.
È così che Maria Elide Punturieri, detta Marina, è diventata e rimasta prima Marina Lante della Rovere e poi Marina Ripa di Meana.
Ed è così che la raffinata Colette Cacciapuoti, non sopportando lo scontro fra lo charme internazionale del suo nome francese e il sapore schietto del suo cognome regionale è diventata e rimasta Colette Rosselli, anche dopo essersi risposata con Indro Montanelli.

Non vi dice niente questo nome? Quando l’ho trovato, qualche tempo fa, in uno scaffale di libri usati, sulla copertina di un libro di filastrocche degli anni ’50, ho avuto un moto di sorpresa. Perché mi pareva di ricordare che Colette Rosselli fosse il vero nome – indovinate di chi? – di Donna Letizia, la maestra di buone maniere per antonomasia, che aveva dispensato i suoi consigli nella rubrica di galateo Il saper vivere prima su Grazia, dal 1953, e poi su Gente, dal 1978 al 1984. Che dire? Dalle bambine alle signore, dal bonbon al bon ton. Il libro era Prime rime per Susanna: le filastrocche erano graziose, anche se, per noi che siamo cresciuti leggendo Rodari, oggi appaiono un po’ leziose. I disegni però erano molto belli, ma nel libro non c'era traccia del nome dell’illustratore. Il motivo lo scoprii più tardi: erano della stessa autrice!

Appresi così che quello di Donna Letizia era solo uno dei volti di un personaggio poliedrico: fu scrittrice e giornalista, ma anche illustratrice e pittrice.
Di famiglia agiata e cresciuta in un ambiente internazionale, di cultura francese e di religione protestante (nacque a Losanna, da padre napoletano e madre inglese), questa signora dai modi aristocratici cominciò proprio con i libri per bambini.
Nacquero così: Il primo libro di Susanna, Il secondo libro di Susanna, Il terzo libro di Susanna (in prosa) e Prime rime per Susanna (in rima); seguirono poi altri libri per bambini.
I primi due libri, pubblicati nel 1941 e nel 1942, furono firmati col solo nome, italianizzato, di Nicoletta. Possiamo immaginare il perché: sotto il fascismo tutto doveva essere italianissimo; in quanto al cognome poi, era quello dei fratelli Rosselli (di cui il marito era cugino), che il governo fascista aveva fatto ammazzare.
La sua attività di illustratrice si estese anche all’illustrazione di libri altrui: ricordiamo, per esempio, Il cestello di Angiolo Silvio Novaro. Smise perché era sottopagata; e fu un vero peccato, perché era un’illustratrice molto brava, dal segno elegante ed espressivo.

Perché parlo di Colette Rosselli in questo blog dedicato ai giochi di parole? Perché, fra le filastrocche di Susanna ce n’è una, La giraffa Genoveffa, che è tutta giocata sulle allitterazioni basate sulla doppia “F”:

afa
sbuffa
Genoveffa
giraffa
soffia
uffa
s’arruffa
goffa
buffa
baffi
beffa

Oltretutto la filastrocca è illustrata da una bella tavola dove la povera giraffa, prostrata dal caldo, è incastrata a forza nel formato per lei troppo ridotto della pagina del libro.
Un vero pezzo di bravura, sia dal punto di vista testuale che grafico: tanto di cappello, Nicoletta; anzi: chapeau, Colette.
Un’ultima notazione: se la signora Cacciapuoti – pardon: Rosselli – firmando il libro aveva ormai potuto abbandonare il nome italiano Nicoletta per tornare al francese Colette, non altrettanto avrebbe potuto fare Genoveffa la giraffa: perché, diventando Geneviève, il suo nome sarebbe stato più charmant, ma la filastrocca non avrebbe più funzionato.


LETTURE CONSIGLIATE
Tutti i libri per bambini di Colette Rosselli sono fuori commercio. Le copie disponibili sul mercato antiquario sono care, a volte molto care, soprattutto quando si tratta di prime edizioni. Se trovate una buona occasione, vi consiglio di comprare:
Prime rime per Susanna, Milano, Mondadori Editore, 1958.
È l’unica raccolta di filastrocche di Colette Rosselli.
Il cavalier Dodipetto, Milano, Mondadori Editore, 1953.
Romanzo di piacevole lettura, dedicato alle vicissitudini di un distinto signore a cui il gatto ruba la bellissima voce tenorile.

SITI INTERNET
Pagina di Wikipedia dedicata a Colette Rosselli.
N.B.: contrariamente a quanto indicato nelle Opere, Prime rime per Susanna non è la ristampa de Il primo libro di Susanna.

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