Quella mattina ci siamo svegliati alle sei
per fare la gita e siam saliti sul tramvai
con due valige, tre pacchi, una borsa, un cestino e con mammà
per fare la gita e siam saliti sul tramvai
con due valige, tre pacchi, una borsa, un cestino e con mammà
Un
po’ di pane
e di banane
un panettone
del minestrone
la cioccolata
e l’insalata
il baccalà
Il parmigiano
lo zafferano
la mozzarella
e la cannella
la pasta al pesto
il pollo arrosto
il baccalà
Non c'era proprio più niente da desiderare
eran tre giorni che stavamo a preparare
le due valige, i tre pacchi, la borsa, il cestino con mammà
La marmellata
e la frittata
i formaggini
i fagiolini
la frutta cotta
e la ricotta
il baccalà
Ma abbiam trovato la pioggia ed ora viene il bello
avevamo dimenticato l’ombrello!
e siam scappati coi pacchi, la borsa, il cestino e con mammà
e di banane
un panettone
del minestrone
la cioccolata
e l’insalata
il baccalà
Il parmigiano
lo zafferano
la mozzarella
e la cannella
la pasta al pesto
il pollo arrosto
il baccalà
Non c'era proprio più niente da desiderare
eran tre giorni che stavamo a preparare
le due valige, i tre pacchi, la borsa, il cestino con mammà
La marmellata
e la frittata
i formaggini
i fagiolini
la frutta cotta
e la ricotta
il baccalà
Ma abbiam trovato la pioggia ed ora viene il bello
avevamo dimenticato l’ombrello!
e siam scappati coi pacchi, la borsa, il cestino e con mammà
Siamo tornati
a mangiare in città
i panini, il gelato,
le bistecche, il pesto, il baccalà!
La minestra, la frutta,
l’insalata, il pollo, il baccalà!
Le lumache, la pasta,
il formaggio, il brodo, il baccalà!
a mangiare in città
i panini, il gelato,
le bistecche, il pesto, il baccalà!
La minestra, la frutta,
l’insalata, il pollo, il baccalà!
Le lumache, la pasta,
il formaggio, il brodo, il baccalà!
NINO FERRER
(AGOSTINO ARTURO MARIA FERRARI)
(Genova, 1934 – Montcuq (Lot, Francia), 1998)
Quando ero bambino, negli anni ’60, mia madre ogni tanto
prendeva la bicicletta, andava in
città e tornava con i libri – autori come Verne e Salgari, o titoli come Il
piccolo lord e Piccole donne crescono... – e con i 45 giri che io e
i miei fratelli le chiedevamo. Tra questi ultimi ce n’erano un paio di Nino
Ferrer: La pelle nera
e Al telefono.
Erano le canzoni delle facciate A; ma quello che allora mi impressionò furono
le facciate B: tanto erano piacevoli e orecchiabili quelle, tanto erano aspre e
impervie queste. Si trattava di Se mi vuoi sempre bene
(cover di It’s a Man’s
Man’s Man’s World di James Brown e Betty Jean Newsome! Ma chi conosceva
James Brown allora?) e La mia vita per te.
Era rhythm
and blues, ma io non lo sapevo; e del resto era troppo presto per me,
ascoltare quella musica (ma è meglio troppo presto che troppo tardi, non vi
pare?).
Perché Nino
Ferrer – cantante bilingue, perché nato da padre italiano e madre francese –
che noi in Italia ricordiamo per canzonette certo non indimenticabili come Il
re d’Inghilterra e Re di cuori, aveva iniziato la sua carriera in
Francia come bassista jazz per poi appassionarsi, come cantante, al rhythm
and blues. Passione del resto dichiarata, sia pure con toni leggeri e
scherzosi, in La pelle nera.
Caratteristica
di diverse canzoni di Ferrer è il procedimento dell’accumulazione, reso
divertente dal ricorso alla rima. Un procedimento che i francesi conoscono
bene, perché è uno dei preferiti da Rabelais.
In questo caso
si tratta dell’interminabile elenco dei cibi preparati per un picnic, elenco in
cui compare ossessivamente, come un tormentone, il baccalà. Nell’originale il
tormentone era costituito dai cornichons (= “cetriolini sott’aceto”, ma
anche “sciocchi”, quali si sarebbero rivelati i protagonisti della canzone,
stakanovisti della fine settimana che pensano a portare tutto tranne l’ombrello):
LES CORNICHONS (1969)
Paroles: Nino Ferrer. Musique: James Booker, 1962
Titre original: “Big Nick”
On est partis, samedi, dans une grosse voiture,
Faire tous ensemble un grand pique-nique dans la nature,
En emportant des paniers, des bouteilles, des paquets,
Et la radio !
Des cornichons
De la moutarde
Du pain, du beurre
Des p’tits oignons
Des confitures
Et des œufs durs
Des cornichons
Du corned-beef
Et des biscottes
Des macarons
Un tire-bouchons
Des petits-beurres
Et de la bière
Des cornichons
On n’avait rien oublié, c’est maman qui a tout fait
Elle avait travaillé trois jours sans s'arrêterf
Pour préparer les paniers, les bouteilles, les paquets
Et la radio !
Le poulet froid
La mayonnaise
Le chocolat
Les champignons
Les ouvre-boîtes
Et les tomates
Les cornichons
Mais quand on est arrivés, on a trouvé la pluie
On a ramené les paniers, les bouteilles, les paquets
Et la radio !
On est rentrés
Manger à la maison
Le fromage et les boîtes
Les confitures et les cornichons
La moutarde et le beurre
La mayonnaise et les cornichons
Le poulet, les biscottes
Les œufs durs et puis les cornichons
Ecco la traduzione:
I CETRIOLINI
Parole: Nino Ferrer. Musica: James Booker
Titolo originale: “Big Nick”
Siamo partiti, sabato, con una grossa auto,
A fare tutti quanti una grande pic nic nella natura,
Portando via cesti, bottiglie, pacchi,
E la radio!
Dei cetriolini
Della senape
Del pane, del burro
Delle cipolline
Delle marmellate
E delle uova sode
Dei cetriolini
Della carne in scatola
E delle fette biscottate
Degli amaretti
Un cavatappi
Dei biscotti
E della birra
Dei cetriolini
Non avevamo dimenticato niente, aveva fatto tutto la mamma
Aveva lavorato tre giorni senza [mai] fermarsi
Per preparare i cesti, le bottiglie, i pacchi,
E la radio!
Il pollo freddo
La maionese
Il cioccolato
I funghi
Gli apriscatole
E i pomodori
I cetriolini
Ma quando siamo arrivati, abbiamo trovato la pioggia
Quello che avevamo dimenticato, erano gli ombrelli
Abbiamo riportato i cesti, le bottiglie, i pacchi,
E la radio!
Siamo ritornati
A mangiare a casa
Il formaggio e le lattine
Le marmellate e i cetriolini
La senape e il burro
La maionese e i cetriolini
Il pollo, le fette biscottate
Le uova sode e poi i cetriolini
La musica ha
un bel ritmo, e lo credo: Ferrer l’aveva presa da un pezzo di un grandissimo
pianista rhythm and blues: James Carroll Booker III (1939 –
1983). Ma il pezzo di Booker è solo strumentale: come sarà venuta a Nino Ferrer
l’idea del testo? Beh io non ho dubbi: Ferrer parla di un picnic, Booker aveva
intitolato il suo pezzo Big
Nick: l’idea nasce da un gioco di parole!
JAMES CARROLL BOOKER III
(1939 – 1983)
Qualcosa del genere fece l’Equipe 84 quando si impossessò della canzone Papa-Oom-Mow-Mow di Carl White, Al Frazier, Sonny Harris e Turner Wilson Jr., cantata dai Rivingtons e ripresa dai Beach Boys, e la trasformò in Papà e mammà. Con una differenza: che Ferrer dichiarò il suo debito, indicando il nome di Booker come coautore, mentre l’Equipe 84 si guardò bene dal farlo: la plagiò sfacciatamente.
LETTURE CONSIGLIATE
Saggio sul plagio musicale. Risulta esaurito presso l’editore, ma sembra disponibile su IBS.
SITI INTERNET
http://www.michelebovi.it/?p=1918
Michele Bovi parla del plagio nella musica leggera, citando anche il caso dell’Equipe 84.
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Il tema principale è preso da Booker ma il ritornello da Quincy Jones ("Soul Bossa Nova").
RispondiEliminaGrazie della preziosa segnalazione!
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